Recensione di Carpe Diem su SPALD BLOG (spald1990.blogspot.com) del 2010

By Pablo Spero

“Pablo Spero”, rapper di punta degli “Strani Stili” di Perugia, torna con un nuovo disco solista: dopo “Terra Di Confine”, egli propone “Carpe Diem”. Un motto che si discosta, nell’accezione di “Pablo”, da quello oraziano del “tempo che fugge”, ma che rimane incentrato sull’importanza del presente e delle occasioni che la vita ci offre, lasciando a noi la facoltà di sfruttarle o meno, per lo più condizionati da mille fattori e sempre con quel rischio di sbagliare che ci blocca. Una vita da vivere “Alla Grande” insomma, prendendo ciò che di buono la vita ci dona, a partire dall’amicizia vera fino all’amore per una donna. Un disco riflessivo, maturo, concentrato. Un disco per i grandi viaggi, molto denso e lungo, da ascoltare in due mandate. E’ il viaggio di “Pablo”, che scortica ricordi del passato che, nel bene o nel male, lo hanno segnato, a partire dal terremoto del ’97, descritto egregiamente, a mò di cronaca psicologica, nel toccante brano “1997-2009″, e dai ricordi più spensierati dell’infanzia, consumata da ore di videogames. Ottimi i featuring: tra i volti noti dell’underground italiano, troviamo davvero tre “big” della scena, del calibro di “Kiave”, “Dydo” (from “Hugaflame”) e “Asher Kuno”, che non tradiscono le aspettative; tra gli emergenti, spiccano i due featuring di spessore del rapper marchigiano “Swelto”, rispettivamente in “La Tua Città” e “Lei”. Niente male anche le produzioni, seppur molto variegate, che spaziano da sonorità “old school” a melodie più al passo coi tempi, addirittura toccando il sound reggae in “La Tua Città” (ottimo campionamento di “Swelto”). Il disco suona bene. Mixaggio impeccabile dello stesso “Swelto”. Il flow di “Pablo” è unico, a prescindere dal gradimento o meno di tale stile, resta, comunque, un segno di unicità e personalità molto forte che lo contraddistingue da tutta la scena. Bella prova! Consigliato l’acquisto.

Spald

TRACCIA CONSIGLIATA:

“La Tua Città” ft. Swelto (prod.by Swelto)

RIMA PIU’ RAPPRESENTATIVA:

“All’università un esame che non studi, ci si va, poi si sa, al massimo rifiuti, ma poi qua, ci sarà chi poi ti dice: “Non ci vai?” Poi il prof. ti chiede l’unica cosa che tu sai!”